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A COLLOQUIO CON GLI INSEGNANTI

L'Aiuta Genitori / Blog  / A COLLOQUIO CON GLI INSEGNANTI
7 Mar

A COLLOQUIO CON GLI INSEGNANTI

Dai tempi del Covid la maggior parte delle Scuole Superiori propone colloqui online con gli insegnanti.
Per i genitori dei neoiscritti diventa così più difficile entrare in contatto con la nuova scuola e quindi è sempre più indispensabile diventare attivi per “sfruttare” al massimo questo importante punto di contatto tra famiglia e scuola.
Prenotare i colloqui all’inizio dell’anno vi avrà consentito di incontrare tutti quanti i professori, anche quelli di educazione fisica o di religione, e indipendentemente dall’andamento scolastico di vostro figlio/a.
Questi appuntamenti vengono ancora vissuti come uno scambio necessario soprattutto in relazione a un profitto negativo. E questo vale sia per i genitori che per gli insegnanti. Prenotarli “a prescindere” costituisce già un cambio di orientamento: volete incontrare i professori di vostro figlio per conoscerli meglio di quanto sia possibile fare durante i consigli di classe, e perché ognuno di essi può avere uno sguardo originale su vostro figlio/figlia.
La durata dei colloqui è di circa 10 minuti. Sembrano pochi – e lo sono se pensiamo a quello che normalmente si intende per colloquio – ma possiamo comunque farli fruttare.
Fare una scaletta funziona: viene utile dal medico di base (15 minuti di tempo previsto per una visita in convenzione ATS) per evitare di uscire dall’incontro con alcune domande, di solito importanti, che ci siamo dimenticati di porre.
Potete fare lo stesso, prepararvi, raccogliendo le idee e stilando un elenco scritto delle questioni/argomenti che vorreste toccare. Potreste anche non esaurirla, ma averla pronta orienta ed evita momenti vuoti. La “scaletta” vi consentirà anche di discutere con vostro figlio/a gli argomenti da presentare e vi darà l’occasione di confrontarvi su come vorreste trattarli.
È un vero peccato che in Italia non siano previsti dei veri e propri incontri a tre, dove l’insegnante e il genitore si incontrano con lo/la studente ragionando insieme sull’andamento, le eventuali difficoltà rilevate e sui modi per affrontarle e risolverle. Un tempo e uno spazio dove fare un patto a tre che riconoscerebbe maggiore responsabilità agli studenti, facendoli uscire dalla condizione di tutela in cui gli adulti parlano tra di loro, senza di loro.
Confrontarsi sulla scaletta, chiedere a vostro figlio/a cosa pensa di ciascun argomento e restituire il contenuto del colloquio una volta fatto, contribuisce a creare una cultura della giusta responsabilità che è in primo luogo dello/a studente e che prevede che i genitori siano degli sparring partners, degli allenatori ma non gli attori principali.

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